
Incidente sciistico e risarcimento danni
30/01/2019
Breve guida al fenomeno della successione per causa di morte
29/03/2019Il modello del Tribunale di Mantova: vietate le foto dei figli su Facebook

Il Tribunale di Mantova ha recentemente adottato un modello di conclusioni congiunte per i giudizi in materia di famiglia. Così i genitori che si rivolgono al Tribunale virgiliano per separazioni, divorzi e affidamenti di figli minori dovranno sottoscrivere un impegno che prevede, nello specifico, il divieto per ciascun genitore di pubblicare le foto dei figli sul profilo Facebook nonché su ogni altro social network, provvedendosi alla immediata rimozione di quelle esistenti.
Le suddette linee guida rappresentano la cristallizzazione di una prassi giudiziaria che promuove la tutela della sicurezza e della vita privata dei bambini. Già negli anni scorsi, infatti, lo stesso Tribunale di Mantova manifestava una particolare attenzione per la baby web reputation ovvero la reputazione digitale dei minorenni.
Nel 2017, infatti, un giudice mantovano aveva stabilito il divieto di postare sui social network foto ed ogni altro tipo di rappresentazione grafica dei figli minorenni, anche quando entrambi i genitori fossero favorevoli alla loro pubblicazione, statuendo che “L’inserimento di foto di minori sui social network costituisce comportamento potenzialmente pregiudizievole per essi in quanto ciò determina la diffusione delle immagini fra un numero indeterminato di persone, conosciute e non, le quali possono essere malintenzionate e avvicinarsi ai bambini” non potendo, inoltre, trascurare il pericolo che qualcuno “con procedimenti di fotomontaggio”, ne tragga “materiale pedopornografico da far circolare tra gli interessati, come ripetutamente evidenziato dagli organi di polizia”.
Su Facebook, Instagram e sugli altri Social si vedono moltissimi genitori che quotidianamente inseriscono post con la foto dei figli piccolini in ogni istante della giornata. Tuttavia, troppo spesso, chi posta detto materiale sui social network (principalmente su Facebook) non si preoccupa delle ripercussioni future sui figli, i quali si trovano ad avere un’identità digitale senza esserne consapevoli e senza avere prestato il consenso. I fanciulli sono così esposti al rischio che venga lesa la loro privacy e la loro riservatezza nonché ai gravi pericoli della pedopornografia e del cyberbullismo.
Proprio i recenti fatti di cronaca portano la nostra attenzione su tali fenomeni purtroppo dilaganti. Il comandante della Polizia postale di Mantova, commentando l’arresto di un insegnante che scambiava foto e video a luci rosse con ragazzini, ha lanciato un monito ai genitori: “Tenere sempre d’occhio cellulari e computer dei figli, e soprattutto le chat che frequentano, e nello stesso tempo evitare di pubblicare le foto dei figli sui vari social, perché è ciò che i malintenzionati cercano per adescare i ragazzini”.